Da spazio collettivo a casa di cultura

Dal 2013 Rasoterra, associazione culturale no profit di Sarzana, prende in affitto uno spazio privato per renderlo pubblico. Nasce così il Lavoratorio artistico: non luogo esclusivo dell’associazione che se ne fa carico, ma punto di partenza per un progetto il più possibile condiviso ed aperto ad altre realtà.

Forte dell’idea che l’incontro è il fine più onesto per ogni creazione e creatura artistica, il Lavoratorio si sviluppa naturalmente come rete tra associazioni, enti o singoli, assieme ai quali si decide di realizzare un ambizioso progetto: aprire una casa di cultura attiva tutto l’anno.

Il Lavoratorio artistico non è punto di arrivo, ma di partenza per viaggi collettivi: la meta la costruiscono tutte le persone che di volta in volta si aggregano attorno a produzioni specifiche. Il Lavoratorio artistico è anche un luogo di lavoro, dà lì il suo nome.

Il Lavoratorio non ha un direttore artistico, ma una direzione artistica. Non ha operatori culturali, ma molte persone che operano nella cultura.

Il Lavoratorio vuole ridurre la distanza tra chi fa cultura e chi di cultura è in cerca.

Il Lavoratorio artistico vuole essere polo culturale vivo e attrattivo, per il territorio e la persona, capace di promuovere la cultura in tutte le sue declinazione, con particolare attenzione al contemporaneo e alla ricerca di nuovi linguaggi.

All’interno della casa di cultura si svolgono diverse attività, organizzate in quattro aree:

  1. LAVORATORIO IN FORMAZIONE
  2. LAVORATORIO IN PRODUZIONE
  3. LAVORATORIO PER IL PUBBLICO
  4. LAVORATORIO DA USARE